Record salto in alto: a chi appartiene e quanti metri di altezza

Il salto in alto è una disciplina sportiva dell’atletica leggera. Si tratta di una specialità sia maschile che femminile. In questo tipo di sport, l’atleta deve oltrepassare, con un salto, un’asta orizzontale posta ad una determinata altezza. Questo salto può essere effettuato con qualsiasi tipo di tecnica, con l’unica condizione che lo stacco deve avvenire con un piede solo.

In una competizione, l’asticella inizialmente viene regolata ad una quota relativamente bassa e man mano viene spostata verso l’alto di tre o cinque centimetri. Ma questi spostamenti dell’asta possono essere anche di un centimetro, quando si tenta di centrare il record mondiale. Dopo tre salti consecutivi nulla, l’atleta viene eliminato dalla competizione.

In assoluto, lo stile maggiormente riconosciuto per compiere il salto in alto è quello che viene definito come “Stile Fosbury”, il cui nome prende il nome dall’inventore, Dick Fosbury.

I record del salto in alto

Attualmente il record mondiale per quanto riguarda il salto in alto è detenuto a livello maschile dal cubano Javier Sotomayor, che lo riuscì ad ottenere il 27 luglio 1993, saltando 2,45 metri. Per ciò che riguarda invece il record olimpico, esso è in mano a Charles Austin, che è riuscito a centrarlo il 28 luglio 1996 saltando ad una altezza pari 2,39 metri. Questi sono i record mondiali e olimpici del salto in alto outdoor a livello maschile.

Lo stesso Javier Sotomayor è riuscito a conquistare anche il record mondiale a livello maschile del salto in alto indoor. Lo ha ottenuto il 4 marzo 1989 a Budapest. In quella circostanza, saltò 2,43 metri.

Passando invece a livello femminile, l’attuale record mondiale di salto in alto outdoor è in mano a Stefka Kostadinova, che il 30 agosto 1987 a Roma ha saltato 2,09 metri. Il record olimpico, invece, è attualmente detenuto da Elena Slesarenko, che il 28 agosto 2004, in occasione delle Olimpiadi di Atene, ha saltato 2,06 metri. Per quanto riguarda il record mondiale a livello femminile indoor, è stato stabilito lo scorso 4 febbraio 2006 dalla svedese Kajsa Bergqvist, che è stata in grado di saltare 2,08 metri.

Nel marzo 2005, lo svedese Stefan Holm, alto 1,81 metri, saltando 2,40 metri in occasione dei Campionati Europei Indoor ha eguagliato il record del maggior scarto fra l’altezza del salto e la statura dell’atleta. In precedenza, tale record era detenuto da Franklin Jacobs (che era alto 1,73 metri e saltò 2,32 m, con uno scarto dunque pari a 59 centimetri). In Italia, a questo primato ci andò molto vicino Marcello Benvenuti, quando il 12 settembre 1989 riuscì a segnare quello che era l’ex record italiano (2,33 metri), stabilendo uno scarto tra statura e altezza pari a 55 cm, considerato che l’atleta è alto 1,78 metri.

Ma prima del record mondiale maschile ottenuto da Sotomayor con lo stile Fosbury, in passato sono stati ottenuti anche altri primati con altri stili di salto. In particolare, nel 1895, lo statunitense Michael F.Sweeney saltò 1,97 metri con la tecnica a forbice. Nel 1912, invece, George Horine sviluppò una tecnica ancora più efficiente, che è conosciuta con il nome di “western roll”. Con questa tecnica saltò 2,01 metri. Infine, c’è stata la tecnica ventrale, con la quale Vladimir Jascenko nel 1978 saltò 2,35 metri. In assoluto, colui che più volte ha migliorato il record mondiale di salto in alto a livello maschile è stato Valerij Brumel, che dal 1961 al 1963 lo ha ritoccato per ben sei volte.